Boudoir per sentirmi bella

Boudoir per sentirmi bella

Il Boudoir di V.

Boudoir per sentirmi bella per un giorno, voglio farmi questo regalo!” Questo mi disse V. quando mi contattò per il suo servizio fotografico.

“Ma ti avviso: muoio di timidezza e poi sono la persona più complicata del mondo!”

“Bene! Mi piacciono le sfide!”

V. la conoscevo già da qualche anno perché mi aveva incaricato diverse volte di occuparmi delle fotografie di scena per alcuni spettacoli teatrali di cui lei curava la regia. Ma questa era decisamente la prima volta che mi chiedeva di fotografare proprio lei. Non la regista ma la donna. Una donna abbastanza timida che aveva voglia di sentirsi bellissima per un giorno. Non che V. non sia bella! Semplicemente le capita a volta, come a molte di noi, di dimenticarlo. 

“So come lavori e mi piace quello che trasmetti con le tue immagini. Questa cosa potrei farla solo con te! E non è solo perché sei una donna anche tu… sì, non ti nego che questa cosa mi fa sentire molto a mio agio. Ma c’è di più, è come se il tuo modo di raccontare le donne partisse da dentro e solo alla fine arrivasse anche sul corpo.”

Le parole di V. mi colpirono dritte al cuore! Perché è esattamente questo il punto da cui cerco di partire quando eseguo un servizio Boudoir: stabilire una connessione con la mia “modella”, una connessione interiore, e solo in seguito condurla a riscoprire la sua fisicità.

È mia abitudine, nei giorni che precedono la sessione, fare una chiacchierata con la donna che andrò a fotografare. Per capire cosa la spinge a farsi fare questo tipo di ritratti, cosa vuole raccontare, cosa le piace di sé e cosa non le piace. Ma anche per concordare insieme i vari outfit e il trucco e come acconciare i capelli (rigorosamente con una make-up artist professionista di mia fiducia).

Ed ecco qui un estratto della sessione Boudoir di V.

Make-up & hair style by Alessandra Trecci